Associazione dell'Oratorio di S.Pio X

L'associazione è composa da un CONSIGLIO DIRETTIVO e dal CONSIGLIO DELL'ORATORIO

Identità e funzioni
- Un segno di comunione
Essendo l'oratorio articolato su molte iniziative, attività e appuntamenti vari, spesso l'attenzione di chi vi lavora è assorbita dall'urgenza delle cose da fare, ovviamente necessarie, dimenticando il perché si fa tutto questo.
È esperienza comune dimenticare le motivazioni originarie per cui si fa qualcosa: influisce sul modo in cui le si fa e lascia spazio alle motivazioni personali, che non sempre corrispondono alle prime e ne diventano «più importanti».
Il Consiglio dell'oratorio ha esattamente il compito di ricordare che in ogni attività è importante che si mostri il volto dell'oratorio, che è un volto dedito a tutte le persone e alla loro crescita, il volto amorevole della comunità cristiana: ciò significa sostenere la corresponsabilità di tutti all'azione educativa in una comunione d'intenti.
Il C.d.o. si scopre prima di tutto custode del sogno dell'oratorio e proprio da questa idealità si mette al servizio delle persone che lo frequentano, ma anche di quelle che ne restano fuori. Perché l'oratorio è un segno per tutti di fratellanza e comunione, un segno di passione per la vita che i più piccoli rappresentano in modo tutto particolare.

- Uno strumento di partecipazione
Il C.d.o. è uno strumento di guida con il principale compito di far comprendere e rendere effettivo che l'oratorio è di tutti e che la sua vita dipende da ognuno.
Tutto ciò fa comprendere che il C.d.o. non può essere considerato come un organo di governo preordinato e scollegato dalla vita quotidiana, ma deve invece porre grande attenzione ai movimenti, cambiamenti, evoluzioni e rileggerli con sguardo critico, capace di valutare ciò che accade al di là del singolo fatto.
Al C.d.o. si chiede di mettersi in gioco nei confronti di tutti perché l'oratorio è un luogo in continuo divenire, sia perché abitato da generazioni sempre nuove che si susseguono, sia perché i ragazzi vi portano dentro quello che vivono a scuola, a casa, con gli amici; senza dimenticare, però, che la mediazione del C.d.o. è indispensabile per mantenere la giusta asimmetria educativa.
Un'altra attenzione circa la compartecipazione dovrebbe essere quella di incontrare i gruppi singolarmente e di istruire le problematiche e i nodi significativi della specifica situazione (pensiamo all'attenzione alle diverse fasce d'età), in modo da far incontrare la riflessione che si elabora nel C.d.o. con l'effettiva prassi educativa.

- Un organismo di progettazione e di organizzazione
Il C.d.o. ha sia la funzione organizzativa e di programmazione delle attività, sia quella di progettazione e di riflessione sull'educazione. Queste due funzioni è importante che restino legate alle stesse persone, almeno in parte, perché permettono una comunicazione più efficace tra ciò che è strettamente tecnico e ciò che invece è più teorico e riflessivo.

- Un luogo di comunicazione e coordinamento
Al C.d.o. è affidato il compito di collaborare con il Direttore dell’oratorio e con il Consiglio Pastorale parrocchiale, per facilitare l’attuazione del Progetto Educativo, adeguandolo alle esigenze del contesto ed individuandone le tappe per una sua reale attuazione; occuparsi del coordinamento, della comunicazione e dell’informazione tra i vari gruppi operanti in Oratorio; essere attento alle necessità tecniche ed economiche della struttura, con riferimento al Parroco ed al Consiglio per gli affari economici.
Inoltre è importante che si incontri almeno una volta ogni due mesi in modo da essere luogo dove si verifica passo passo ciò che si sta concretizzando, verbalizzando quanto si discute.

- Uno strumento di ampia rappresentanza
L'attenzione principale nella costituzione del C.d.o. è quella di renderlo il più possibile rappresentante di tutto l'oratorio. In questo consiglio tutti dovrebbero sentirsi rappresentati: ciò non equivale però a dire che tutti siano rappresentati per categorie o appartenenze, ma che coloro che vengono scelti abbiano uno sguardo allenato su tutti, capace di rappresentarli.
Sarà formato dai rappresentanti degli educatori e degli animatori e raduna i nominati dei gruppi e dell’Associazione Scout AGESCI presenti nella Parrocchia di San Pio X che sono soci dell’Associazione per l’Oratorio di San Pio X.

- Il Direttore dell’Oratorio
La responsabilità educativa diretta è esercitata dal vicario parrocchiale in qualità di Direttore.
Il Direttore deve garantire che ogni proposta e decisione siano coerenti con il progetto educativo, oltre che favorire il confronto e la collaborazione con gli altri Oratori della Diocesi.

LO STATUTO (rinnovato nel 2019)

Art. 1 - Denominazione e sede
1. È costituita in Mantova l’ente del terzo settore in forma di organizzazione di volontariato denominato “Associazione per l’Oratorio di San Pio X - ODV”, di seguito indicato con il termine “Associazione”.
2. L’Associazione ha sede legale nel Comune di Mantova, via Don Luigi Sturzo n. 22, presso la Parrocchia di San Pio X.

Art. 2 - Statuto
1. L’Associazione è disciplinata dal presente statuto ed agisce nei limiti del D.Lgs. n. 117/2017.
2. Il presente statuto contiene le norme relative al funzionamento dell’Associazione.
3. Lo statuto costituisce la regola fondamentale di comportamento dell’attività dell’Associazione e vincola alla sua osservanza gli aderenti all’Associazione stessa.
4. In caso di contrasto tra le clausole dell’atto costitutivo e quelle dello statuto prevalgono le seconde. 

Art. 3 - Finalità
1. L’Associazione persegue, senza scopo di lucro, finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale per attuare i principi che la ispirano, si propone di promuovere l'Oratorio quale luogo educativo aperto alle famiglie, ai soggetti svantaggiati e deboli nelle varie fasce di età, alla comunità nella sua complessità, favorendo iniziative sociali, aggregative, di prevenzione e di solidarietà, culturali, sportive, formative, in sintonia con la Parrocchia di San Pio X.
Tutte le attività non conformi agli scopi sociali sono espressamente vietate.
Le attività dell'associazione e le sue finalità sono ispirate ai principi di pari opportunità tra uomini e donne e rispettose dei diritti inviolabili della persona.

Art 4 - Attività di interesse generale
1. L’Associazione, nel perseguire le finalità di cui sopra, intende esercitare, in via prevalente, l’attività di interesse generale rappresentata da:
a) organizzazione e gestione di attività culturali, artistiche o ricreative di interesse sociale, incluse attività, anche editoriali, di promozione e diffusione della cultura e della pratica del volontariato e delle attività di interesse generale di cui all’art. 5 del D.Lgs. 117/2017; 
b) organizzazione e gestione di attività turistiche di interesse sociale, culturale o religioso; 
c) formazione extra-scolastica, finalizzata alla prevenzione della dispersione scolastica e al successo scolastico e formativo, alla prevenzione del bullismo e al contrasto della povertà educativa;
d) organizzazione e gestione di attività sportive dilettantistiche; 
e) beneficenza, sostegno a distanza, cessione gratuita di alimenti o prodotti di cui alla legge 19 agosto 2016, n. 166, e successive modificazioni, o erogazione di denaro, beni o servizi a sostegno di persone svantaggiate o di attività di interesse generale a norma dell’art. 5 del D.Lgs. 117/2017;
f) promozione e tutela dei diritti umani, civili, sociali e politici, nonché dei diritti dei consumatori e degli utenti delle attività di interesse generale di cui al presente articolo, promozione delle pari opportunità e delle iniziative di aiuto reciproco, incluse le banche dei tempi di cui all'articolo 27 della legge 8 marzo 2000, n. 53, e i gruppi di acquisto solidale di cui all'articolo 1, comma 266, della legge 24 dicembre 2007, n. 244.
2. In particolare l’Associazione si ispira ai valori cristiani quali la centralità della persona, il valore della famiglia, il senso di appartenenza ad una comunità, la formazione alla solidarietà, così come proposti dal Magistero della Chiesa.
Si impegna alla collaborazione con Istituzioni, Associazioni, Servizi socio - educativi - assistenziali ed altre realtà del territorio e si propone di: 
⦁ creare spazi e tempi d'ascolto, con attenzione al disagio giovanile, alle persone in difficoltà e sole;
⦁ promuovere iniziative di aiuto nei confronti dei soggetti svantaggiati e deboli ed iniziative di prevenzione del disagio;
⦁ realizzare attività di sostegno, auto-aiuto, aiuto alle famiglie;
⦁ favorire l'erogazione e lo scambio di prestazioni e servizi a sostegno delle persone e delle famiglie, soprattutto tramite interventi a gestione solidaristica realizzati tramite "banche del tempo" dove il collegamento e l'intermediazione tra i soggetti interessati sono svolti dall'Associazione;
⦁ promuovere, organizzare e coordinare momenti di incontro e di aggregazione per le diverse fasce di età e tra di loro;
⦁ organizzare iniziative di formazione degli animatori ed educatori dell'Oratorio;
⦁ creare ambienti di aggregazione educativo - ricreativo a disposizione dei minori, dei giovani, della coppia, degli anziani e della famiglia in tutta la sua complessità, anche ripensando migliorando spazi esterni ed interni dell'oratorio esistente;
⦁ promuovere attività sportive e ricreative.
3. L’Associazione svolge la propria attività di interesse generale prevalentemente a favore di terzi avvalendosi in modo prevalente delle prestazioni dei volontari associati. In ogni caso, il numero dei lavoratori impiegati nell’attività non può essere superiore alla meta del numero dei volontari associati.
4. L’attività di volontariato è prestata in modo personale, spontaneo e gratuito, senza fine di lucro neppure indiretto ed esclusivamente per fini di solidarietà.
5. Le prestazioni fornite dai volontari sono a titolo gratuito e non possono essere retribuite neppure dal beneficiario. Ai volontari possono essere rimborsate soltanto le spese effettivamente sostenute e documentate per le attività prestate, nei limiti e alle condizioni definite in apposito regolamento predisposto dal consiglio direttivo e approvato dall'Assemblea. Le attività dei volontari sono incompatibili con qualsiasi forma di lavoro subordinato e autonomo e con ogni altro rapporto di contenuto patrimoniale con l'associazione.
6. L’Associazione può svolgere attività diverse da quelle di interesse generale individuate purché assumano carattere strumentale e secondario nel pieno rispetto di quanto stabilito dall’art. 6 del D.Lgs. 117/2017 e relativi provvedimenti attuativi. 

Art. 5 - Ammissione
1. Possono presentare domanda di ammissione all’Associazione tutte le persone fisiche che ne condividono le finalità e che, mosse da spirito di solidarietà, si impegnano concretamente per realizzarle.
2. La domanda di ammissione che dovrà contenere: 
̶ l'indicazione del nome, cognome, residenza, data e luogo di nascita, codice fiscale nonché recapiti telefonici e indirizzo di posta elettronica;
̶ la dichiarazione di conoscere ed accettare integralmente il presente Statuto, gli eventuali regolamenti e di attenersi, anche se dissenziente, alle deliberazioni legalmente adottate dagli organi associativi;
3. L’ammissione alla Associazione è deliberata dal Consiglio Direttivo non oltre i sessanta giorni dal giorno in cui è pervenuta la domanda di iscrizione.
4. Il Consiglio Direttivo può deliberare l’ammissione o rigettarla con comunicazione motivata che deve essere trasmessa all’interessato.
5. L’interessato, ricevuta la comunicazione di rigetto, ha sessanta giorni per chiedere che si pronunci l’Assemblea in occasione della prima convocazione utile.
6. Il numero degli associati è illimitato ma, in ogni caso, non può essere inferiore al minimo stabilito dal Codice del Terzo Settore. In ogni caso, al parroco della parrocchia di San Pio X è riservata di diritto la qualifica di socio, senza alcun obbligo di pagamento della quota sociale.

Art. 6 - Diritti e doveri degli aderenti
1. L’Associazione garantisce uguali diritti e doveri a ciascun socio escludendo ogni forma di discriminazione.
2. Ciascun socio ha diritto:
a) di votare per l’elezione degli organi sociali e di presentare la propria candidatura agli stessi e comunque esprimere il proprio voto in Assemblea;
b) di essere informato sulle attività dell’Associazione e controllarne l’andamento;
c) di prendere atto dell’ordine del giorno delle assemblee, di prendere visione del rendiconto economico-finanziario e di consultare i verbali e gli altri libri sociali;
d) di essere rimborsati dalle spese effettivamente sostenute e documentate secondo i limiti e con le modalità predefinite dagli organi sociali.
3. Ciascun socio ha il dovere:
a) di rispettare il presente statuto, l’eventuale regolamento interno e, anche se dissenziente, quanto deliberato dagli organi sociali;
b) di attivarsi, compatibilmente con le proprie disponibilità personali, per il conseguimento dello scopo sociale;
c) di non arrecare danno all’Associazione;
d) di versare la quota associativa, secondo l’importo eventualmente stabilito in sede di approvazione del bilancio preventivo, o eventuali contributi straordinari finalizzati a supportare le attività associative
4. La quota sociale è annuale, non è trasferibile, non è restituibile in caso di recesso, di scioglimento, di decesso o di perdita della qualità di associato e deve essere versata entro il termine stabilito annualmente dall'Assemblea convocata per l'approvazione del bilancio consuntivo.
5. Le quote sociali o i contributi alle attività associative, qualora deliberati non hanno carattere patrimoniale.

Art. 7 - Perdita della qualifica di socio
1. La qualità di socio si perde in caso di morte, per recesso o per esclusione.
2. L’associato può sempre recedere dall’Associazione. Chi intende recedere dall’Associazione deve comunicarlo in forma scritta al Consiglio Direttivo il quale provvederà ad aggiornare il libro soci. La dichiarazione di recesso ha effetto immediato salvo il rispetto degli impegni precedentemente presi con l’Associazione. 
3. Il socio, che contravviene ai doveri stabiliti dallo statuto o alle decisioni deliberate dagli organi sociali, può essere escluso dall’Associazione stessa.
4. L’esclusione è deliberata dall’Assemblea, su proposta del Consiglio Direttivo, con voto segreto
5. L’Assemblea delibera solo dopo aver ascoltato, con il metodo del contraddittorio, gli argomenti portati a sua difesa dall’interessato.

Art. 8 - Ordinamento dell’Associazione
1. L’Associazione si è dotata di un ordinamento democratico che garantisce la partecipazione, il pluralismo e l’uguaglianza tra i soci.
2. La struttura associativa è composta:
a) da un’Assemblea;
b) da un Consiglio Direttivo;
c) dal Presidente, con funzioni di legale rappresentanza.
3. Tutte le cariche sociali sono elettive e gratuite.

Art. 9 - Assemblea
1. L’Assemblea è composta da tutti gli aderenti all’Associazione ed è l’organo sovrano. Ogni socio ha diritto ad esprimere il proprio voto.
2. L’Assemblea è presieduta dal Presidente dell’Associazione o, in sua assenza, dal Vicepresidente.
3. Gli aderenti possono farsi rappresentare in Assemblea solo da altri aderenti, conferendo loro delega scritta. Ciascun associato può rappresentare fino ad un massimo di tre associati.
4. Non può essere conferita la delega ad un componente del Consiglio Direttivo o di altro organo sociale.
5. L’Assemblea può essere convocata in forma ordinaria o in forma straordinaria.

Art. 10 - Competenze dell’Assemblea
1. L’Assemblea: 
a) elegge e revoca i componenti del Consiglio Direttivo e il presidente scegliendoli tra i propri associati;
b) elegge e revoca, quando previsto dalla legge, i componenti dell’Organo di Controllo e/o il soggetto incaricato della revisione legale dei conti;
c) discute e approva il programma dell’attività dell’associazione per l’anno in corso, nel quale sono specificate per ogni attività le connessioni con le finalità e l’oggetto descritti nel presente statuto e sono evidenziati i risultati attesi, assieme al bilancio preventivo dell’associazione all’interno del quale viene indicato l’eventuale ammontare della quota sociale annua;
d) discute e approva il bilancio consuntivo e la relazione sull’attività svolta che rappresenti, in relazione al programma di attività deliberato l’anno precedente dall’assemblea, quanto realizzato ed i risultati conseguiti;
e) delibera in merito alla responsabilità dei componenti del Consiglio Direttivo ed a conseguenti azioni di responsabilità nei loro confronti in caso di danni, di qualunque tipo, derivanti da loro comportamenti contrari allo statuto o alla legge;
f) delibera, quando richiesto e, in ultima istanza, sui provvedimenti di rigetto della domanda di adesione all'Associazione, garantendo al ricorrente la più ampia garanzia di contraddittorio;
g) delibera, quando richiesto e, in ultima istanza, sui provvedimenti di esclusione del socio, garantendo ad esso la più ampia garanzia di contraddittorio;
h) ratifica i provvedimenti di competenza dell’Assemblea adottati dal Consiglio Direttivo per motivi di urgenza;
i) approva eventuali regolamenti interno predisposti dal Consiglio Direttivo;
j) fissa l’ammontare del contributo associativo;
k) delibera sugli altri oggetti attribuiti dalla legge, dall’atto costitutivo o dallo statuto alla sua competenza.
2. L’Assemblea straordinaria ha il compito di:
a) deliberare sulle modificazioni dello statuto;
b) deliberare lo scioglimento e la liquidazione dell’Associazione.

Art. 11 - Convocazione dell’Assemblea
1. L’Assemblea è convocata dal Presidente dell’Associazione in via ordinaria, almeno una volta all’anno, e comunque ogni qualvolta si renda necessaria per le esigenze dell’Associazione.
2. L’Assemblea si riunisce, altresì, su convocazione del Presidente o su richiesta motivata e firmata da almeno un decimo (1/10) degli associati, oppure da almeno un terzo (1/3) dei componenti del Consiglio Direttivo.
3. L’Assemblea è convocata, almeno 10 (dieci) giorni prima della riunione, mediante comunicazione scritta dell’avviso di convocazione inviata tramite lettera semplice o con altro mezzo anche elettronico, e mediante affissione, nello stesso termine, presso la sede dell’Associazione. L’avviso di convocazione deve contenere l’indicazione dell’ordine del giorno, del luogo, dell’ora e della data dell’adunanza. 

Art. 12 - Validità dell’Assemblea e modalità di voto
1. L’Assemblea ordinaria è regolarmente costituita, in prima convocazione, con la presenza della metà più uno degli associati presenti in proprio o per delega e, in seconda convocazione, qualunque sia il numero degli associati presenti in proprio o per delega.
2. L’Assemblea ordinaria delibera validamente con il voto favorevole della maggioranza degli associati presenti. 
3. L’Assemblea straordinaria è convocata per deliberare in merito alla modifica dello Statuto o allo scioglimento e liquidazione dell’Associazione.
4. Fatto salvo quanto previsto dal comma successivo, l’Assemblea straordinaria delibera con la presenza di almeno tre quarti (3/4) dei soci e il voto favorevole della maggioranza dei presenti.
5. In caso di scioglimento, l’Assemblea straordinaria delibera con il voto favorevole di almeno i tre quarti (3/4) dei soci iscritti nell’apposito libro dei soci.
6. I componenti del Consiglio Direttivo non hanno diritto di voto nelle deliberazioni di approvazione del bilancio preventivo e consuntivo e della relazione sull’attività svolta e in quelle che riguardano la loro responsabilità.
7. Gli associati che abbiano un interesse in conflitto con quello della Associazione, devono astenersi dalle relative deliberazioni.
8. I voti sono palesi tranne che riguardino persone, nel qual caso si potrà procedere, previa decisione a maggioranza dei presenti, a votazione segreta.
9. Di ogni riunione dell’Assemblea viene redatto un verbale che, sottoscritto dal Presidente e dal Segretario, è conservato presso la sede dell’Associazione per la libera visione di tutti i soci e trascritto nel libro delle Assemblee dei soci. Le decisioni dell’Assemblea sono impegnative per tutti i soci. 

Art. 13 - Consiglio Direttivo
1. Il Consiglio Direttivo è l’organo di governo e di amministrazione dell’Associazione. 
2. Il potere di rappresentanza attribuito ai consiglieri è generale. Le limitazioni del potere di rappresentanza non sono opponibili ai terzi se non sono iscritte nel Registro unico nazionale del Terzo Settore.
3. Esso opera in attuazione degli indirizzi statutari nonché delle volontà e degli indirizzi generali dell’Assemblea alla quale risponde direttamente e dalla quale può essere revocato con il voto favorevole della maggioranza assoluta dei soci.
4. Il Consiglio Direttivo è formato da sette componenti, eletti dall’Assemblea esclusivamente tra gli aderenti. Al Consiglio Direttivo, nonché all'Assemblea dei Soci, può sempre partecipare anche il Parroco della Parrocchia di San Pio X od un suo delegato, qualora non ne faccia già parte in quanto eletto; in caso non sia stato eletto, può partecipare senza diritto di voto.
5. Non può essere nominato consigliere, e se nominato decade dal suo ufficio, l'interdetto, l'inabilitato, il fallito, o chi è stato condannato ad una pena che importa l'interdizione, anche temporanea, dai pubblici uffici o l'incapacità ad esercitare uffici direttivi.
5. Il Consiglio Direttivo nomina al suo interno il Vicepresidente, il Segretario, il Tesoriere.
6. I componenti del Consiglio Direttivo rimangono in carica per la durata di 5 (cinque) esercizi e sono rieleggibili e svolgono la loro attività gratuitamente.

Art. 14 - Competenze del Consiglio Direttivo
1. Il Consiglio Direttivo si riunisce, su convocazione del Presidente, almeno quattro volte l’anno.
2. Il Consiglio Direttivo:
a) amministra, curando la realizzazione delle attività sociali e disponendo delle risorse economiche, l’Associazione;
b) redige la bozza del bilancio preventivo e del programma di attività, specificando per ogni attività le connessioni con le finalità e l’oggetto descritti nel presente statuto ed evidenziando i risultati attesi;
c) propone, all’interno della bozza del bilancio preventivo, l’ammontare della quota sociale annuale;
d) gestisce la contabilità e redige la bozza del bilancio consuntivo nonché la relazione sull’attività svolta che rappresenti, in relazione al programma di attività deliberato l’anno precedente dall’Assemblea, quanto realizzato ed i risultati conseguiti;
e) approva o rigetta le domande di ammissione;
f) propone all’Assemblea ordinaria i provvedimenti disciplinari e di esclusione dei soci;
g) svolge ogni altra attività non espressamente assegnata, dallo statuto o dalla legge, all’Assemblea o ad altro organo sociale.

Art. 15 - Funzionamento del Consiglio Direttivo
1. Il Consiglio Direttivo è validamente costituito quando è presente la maggioranza dei componenti ed è presieduto dal Presidente dell’Associazione. 
2. Le deliberazioni sono assunte con il voto favorevole della maggioranza dei presenti. In caso di parità prevale il voto del Presidente.
3. Di ogni riunione del Consiglio Direttivo è redatto verbale da parte del Segretario dell’Associazione.
4. Qualora uno dei consiglieri eletto cessi dalla carica, il Consiglio Direttivo ne delibererà la surrogazione con il primo dei non eletti. Qualora non vi siano candidati non eletti disponibili, il Consiglio Direttivo provvederà alla sostituzione del consigliere per cooptazione chiedendone all’Assemblea la convalida nella prima riunione valida. I componenti così nominati scadono con gli altri componenti.
5. Qualora si dimettano la maggioranza dei consiglieri, il Consiglio Direttivo deve considerarsi decaduto e il Presidente deve convocare quanto prima l’Assemblea ordinaria per procedere al suo rinnovo.

Art. 16 - Il Presidente
1. Il Presidente è il legale rappresentante dell’Associazione e compie tutti gli atti che la impegnano verso l’esterno.
2. Il Presidente è nominato dall’Assemblea tra i propri associati, a maggioranza dei presenti. 
3. Il Presidente dura in carica quanto il Consiglio Direttivo e cessa per scadenza del mandato, per dimissioni volontarie o per eventuale revoca decisa dall’Assemblea con deliberazione approvata con il voto favorevole della maggioranza assoluta dei soci.
4. Il Presidente convoca e presiede l’Assemblea e il Consiglio Direttivo e sovraintende alla realizzazione del programma di attività deliberato dall’Assemblea.
5. In caso di necessità ed urgenza, quando non sia possibile riunire tempestivamente il Consiglio Direttivo, il Presidente può assumere le decisioni opportune al fine di evitare un danno all’Associazione. Tali decisioni devono essere ratificate dal Consiglio Direttivo nella prima riunione utile.

Art. 17 - Il Vicepresidente
1. Il Vicepresidente sostituisce il Presidente in ogni sua funzione ogniqualvolta questi sia impossibilitato ad esercitarle e si occupa di coordinare i progetti dell’associazione su delega del Presidente.

Art. 18 - Il Segretario
1. Il Segretario verbalizza le riunioni di Assemblea e di Consiglio Direttivo, gestisce la tenuta dei libri verbali e dell’elenco dei soci garantendone libera visione al socio che lo richieda.

Art. 19 - Il Tesoriere
1. Il Tesoriere:
a) Gestisce, di concerto con il Presidente, la contabilità, il conto corrente e la cassa dell’Associazione.
b) Relaziona al Consiglio Direttivo, in ogni sua riunione, sull’andamento delle entrate e delle uscite economiche e sullo stato del patrimonio dell’Associazione.

Art. 20 - Organo di Controllo e revisione legale
1. L’Assemblea nomina l’Organo di Controllo, anche monocratico, qualora, per due esercizi consecutivi, siano superati due dei seguenti limiti: 
 totale dell’attivo dello stato patrimoniale: € 110.000,00
 ricavi, rendite, proventi, entrate comunque determinate: € 220.000,00
 dipendenti occupati in media durante l’esercizio: 5 unità
2. La composizione e le funzioni dell’Organo di Controllo sono quelle determinate dall’art. 30 del D.Lgs. 117/2017 
3. L’Assemblea nomina un Revisore Legale dei Conti o una società di revisione iscritti nell’apposito registro, qualora, per due esercizi consecutivi, siano superati due dei seguenti limiti:
 totale dell’attivo dello stato patrimoniale: € 1.100.000,00
 ricavi, rendite, proventi, entrate comunque determinate: € 2.200.000,00
 dipendenti occupati in media durante l’esercizio: 12 unità

Art. 21 - Libri sociali 
1. Sono libri sociali dell’Associazione:
a) il libro dei soci, contenente l’elenco dei soci dell’Associazione;
b) il libro verbali dell’Assemblea, contenente gli avvisi di convocazione e i verbali dell’Assemblea;
c) il libro verbali del Consiglio Direttivo, contenente i verbali del Consiglio Direttivo;
d) il libro dei volontari associati contenente i nominativi degli associati che svolgono attività di volontariato non occasionale nell’ambito dell’Associazione.
2. La tenuta dei libri sociali è a cura del Segretario dell’Associazione.
3. I verbali, di Assemblea e Consiglio Direttivo devono contenere la data, l’ordine del giorno, la descrizione della discussione di ogni punto all’ordine del giorno e i risultati di eventuali votazioni.
4. Ogni verbale deve essere firmato da Presidente e dal Segretario.

Art. 22 - Risorse economiche 
1. Il patrimonio dell’Associazione sarà rappresentato dai beni immobili o mobili acquisiti dall’Associazione nonché dai fondi accantonati per il conseguimento dello scopo sociale.
2. Le entrate economiche dell’Associazione sono rappresentate:
a) quote sociali;
b) contributi pubblici e privati;
c) donazioni e lasciti testamentari non destinati ad incremento del patrimonio;
d) rendite patrimoniali ed attività di raccolta fondi;
e) gli eventuali rimborsi delle spese effettivamente sostenute dall’Associazione, purché adeguatamente documentate, per l’attività di interesse generale prestata;
f) proventi derivanti da attività, svolte senza l’impiego di mezzi organizzati professionalmente per fini di concorrenza sul mercato, di vendita di beni acquisiti da terzi a titolo gratuito, proventi derivanti dalla cessione di beni prodotti dagli assistiti e da volontari purché la vendita sia curata direttamente dall’Associazione senza intermediari, proventi derivanti da somministrazioni di alimenti e bevande in occasioni di raduni, manifestazioni, celebrazioni e simili a carattere occasionale;
g) altre entrate espressamente previste dalla legge;
h) eventuali proventi da attività diverse nel rispetto dei limiti imposti dalla legge o dai regolamenti;
2. La quota sociale, se l’Assemblea ne delibera il pagamento, non è ripetibile o trasmissibile se non nei casi imposti dalla legge.

Art. 23 - Scritture contabili
1. Il Consiglio Direttivo gestisce le scritture contabili dell’Associazione nel pieno rispetto di quanto prescritto dall’art. 13 e dall’art. 87 del D.Lgs. n. 117/2017.

Art. 24 - Esercizio sociale
1. L’esercizio sociale inizia il 1° gennaio di ogni anno per terminare il 31 dicembre successivo.
2. Il bilancio consuntivo deve essere redatto in conformità del Decreto Ministeriale di cui all’art. 13, 3° comma, del D.Lgs. 117/2017 qualora emanato.
3. Al bilancio consuntivo deve essere obbligatoriamente allegata una relazione di missione che rappresenti le poste di bilancio, l'andamento economico e gestionale dell'ente e le modalità di perseguimento delle finalità statutarie e che documenti il carattere secondario e strumentale delle attività diverse, se svolte.
4. La bozza del bilancio consuntivo e della relazione sull’attività svolta sono predisposti dal Consiglio Direttivo e devono essere approvati dall’Assemblea entro il mese di aprile. 
5. Il bilancio preventivo deve essere redatto in conformità del Decreto Ministeriale di cui all’art. 13, 3° comma, del D.Lgs. 117/2017, qualora emanato, utilizzando lo stesso modello utilizzato per il bilancio consuntivo e deve contenere l’ammontare della quota sociale annua.
6. Al bilancio preventivo deve essere obbligatoriamente allegato il programma dell’attività dell’Associazione per l’anno in corso, specificando per ogni attività le connessioni con le finalità e l’oggetto descritti nel presente statuto ed evidenziando i risultati attesi.
7. La bozza del bilancio preventivo e del programma di attività sono elaborati dal Consiglio Direttivo e devono essere discussi e approvati dall’Assemblea entro il mese di aprile. 

Art. 25 - Divieto di distribuzione degli utili
1. L’Associazione ha il divieto di distribuire, anche in modo indiretto, utili e avanzi di gestione nonché fondi, riserve o capitale durante la propria vita, a meno che la destinazione o la distribuzione siano imposte per legge.
2. L’Associazione ha l’obbligo di impiegare gli eventuali utili o avanzi di gestione per la realizzazione delle attività istituzionali e di quelle ad esse direttamente connesse.

Art. 26 - Assicurazione dei volontari
1. Tutti gli aderenti dell’Associazione che prestano attività di volontariato non occasionali sono assicurati per malattia, infortunio e responsabilità civile.
2. L’Associazione, previa delibera del Consiglio Direttivo, può assicurarsi per i danni derivanti da propria responsabilità contrattuale ed extracontrattuale.

Art. 27 - Scioglimento e devoluzione del patrimonio
1. Lo scioglimento dell’Associazione è deliberato dall’Assemblea con il voto favorevole di almeno i 3/4 degli associati. Contestualmente l’Assemblea deve nominare il liquidatore.
2. In caso di estinzione o scioglimento il patrimonio residuo è devoluto, previo parere dell’Ufficio regionale del Registro unico nazionale del Terzo settore di cui all’art. 45, comma 1, del D.Lgs. 117/2017 qualora attivato, secondo la destinazione stabilita da eventuale normativa particolare ad altro ente del terzo settore individuato dall’Assemblea. Nel caso l’Assemblea non individui l’ente cui devolvere il patrimonio residuo, il liquidatore provvederà a devolverlo alla Fondazione Italia Sociale a norma dell’art. 9, comma 1, del D.Lgs. 117/2017.

Art. 28 (Disposizioni finali)
1. Per quanto non è previsto nel presente statuto si fa riferimento alle normative vigenti in materia ed ai principi generali dell’ordinamento giuridico.

TANTI SEMPLICI MODI PER AIUTARCI
Puoi aiutare l'Associazione per l'Oratorio di San Pio X nel suo impegno in iniziative sociali, aggregative, di prevenzione e di solidarietà, culturali, sportive, formative in tanti modi: 

⦁ puoi donare il tuo tempo libero e diventare volontario/a dell’Associazione, prendendo parte alle attività che più possono interessarti o esserti congeniali;
⦁ puoi fare un versamento tramite bonifico bancario intestato all’Associazione per l'Oratorio di San Pio X, codice fiscale: 93047100206 sul c/c:
⦁ n. 451 presso BANCA POPOLARE DI MANTOVA, Codice IBAN IT 77 A 05034 11503 000000000451;
⦁ puoi dare un contributo direttamente con un assegno non trasferibile intestato all’Associazione per l'Oratorio di San Pio X, presso la sede in Via don Luigi Sturzo n. 22, 46100 Mantova (MN);
⦁ affiancando la tua Azienda all'Associazione per l'Oratorio di San Pio X:
⦁ con donazioni in natura di beni e servizi;
⦁ con la sponsorizzazione di un'iniziativa e di un evento;
⦁ con il sostegno alle nostre attività e ai nostri progetti.
 
     Puo donare il 5 x 1000
Codice Fiscale  93047100206
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